Storia
Il cammino della costruzione
Il cammino della costruzione
Albori - 01
La Famiglia Calderari, di antica origine patrizia, la cui ascendenza è rilevata in alcuni documenti risalenti al 1200, trae il nome dal villaggio di Coldrerio.
Già intorno al 1636 alcuni membri della famiglia sono registrati quali “Magistri” (artigiani).
Sul finire del secolo scorso, Pietro Calderari, come tanti suoi connazionali, doveva lasciare saltuariamente la famiglia, nella nativa frazione di Pizzolo al confine tra Rancate e Ligornetto, per lavorare in Alsazia come operaio specializzato nella costruzione di alte ciminiere.
Tornava nel tardo autunno con i risparmi che aiutavano a sostenere la famiglia.
In primavera poi ripartiva, e più avanti spronò anche il figlio Carlo, appena quindicenne, ad affrontare il duro tirocinio. Nei mesi invernali, il giovane Carlo poteva frequentare la scuola serale di disegno tecnico, di italiano e di corrispondenza con quella capacità e quel tenace impegno già dimostrati nell’ambito lavorativo. La guerra del 1914-1918 vide Carlo Calderari partecipare alla grande Marcia da Bellinzona a Basilea con i suoi commilitoni, in uno sforzo per loro immane.
Terminata la guerra, con il bagaglio tecnico acquisito, il giovane capomastro trovava impiego presso varie imprese, creando così i presupposti per un’attività in proprio.
Nel 1921 nasceva l’Impresa di Costruzioni Carlo Calderari di Pietro, fondata su solide basi che hanno saputo superare tempi difficili e duri, rispondendo alle sfide che di volta in volta si presentavano, e sapendosi rinnovare con attrezzature d’avanguardia e valore professionale.
Albori - 02
Nella prima attività d’impresa, Carlo Calderari costruì la propria casa, naturalmente disegnata da lui stesso – casa in seguito demolita per lasciare spazio all’autostrada che si andava delineando – e poi la casa del Dr. Camponovo, alla Torre di Mendrisio – ancora abitata – e quindi la scuola di Rancate. Erano tempi duri, che avrebbero poi condotto alla grande crisi economica mondiale del 1929, che causò una forte disoccupazione.
Nelle difficoltà generali, Carlo Calderari continuava con tenacia l’attività dell’impresa. Grazie alla sua valida preparazione ottenne buone offerte di lavoro presso altri imprenditori, che sempre rifiutò ritenendo in qualsiasi situazione di dover portare avanti la sua ditta, sia per una sua personale radicata serietà professionale sia per un sincero impegno verso i suoi dipendenti.
Nel periodo successivo, abbastanza tranquillo, l’attività si sviluppò con la costruzione di diverse ville a Rancate, Mendrisio e altri centri, ville ancora in ottimo stato e tuttora abitate. Al titolare Carlo Calderari, si affiancò anche il figlio Pietro che portò impegno e passione nell’impresa. Alla buona preparazione professionale, acquisita nella Scuola dei Capimastri, il giovane Pietro, vincitore del premio Maraini, aggiunse l’esperienza maturata a Lugano, operando presso grosse imprese, nella direzione lavori e analisi del costo dei capitolati di lavori.
Albori - 03
In periodo di guerra, durante il servizio militare, ebbe l’opportunità di lavorare come disegnatore e progettista a Lugano presso architetti di grande fama, tra cui l’architetto Chiattone. Il suo valido contributo favorì l’ulteriore sviluppo dell’impresa che, nel 1946, assunse la denominazione Calderari Carlo e Figlio. In seguito al ritiro del fondatore nel 1953, divenne Pietro Calderari e fu trasferita nel grande complesso di Rancate.
Negli anni successivi furono eseguiti importanti lavori che interessarono un vasto campo di interventi: costruzione di ville, fabbriche industriali, complessi scolastici, centri commerciali, fattorie, alberghi, e interventi conservativi di particolare delicatezza su chiese e palazzi storici. Di notevole impegno è stata la costruzione di importanti stazioni e depositi petroliferi, con rigorosa osservanza negli studi e nei progetti per la severa normativa di sicurezza del settore. Nel costante sviluppo, l’impresa è divenuta nel 1965 Pietro Calderari SA.
Le prime diversificazioni
La Centrale di Calcestruzzi e la succursale di Vacallo sono state le prime importanti articolazioni che, in una progressione costante, hanno condotto l’impresa dalle modeste origini alle importanti dimensioni successive, con oltre 120 dipendenti e un patrimonio di conoscenza e di impianti di tutto rispetto.
Agli inizi degli anni ’90, l’impresa contava 60 dipendenti tra maestranze e tecnici.
Il 25 ottobre 1991 nella sede dell’impresa, per il 70° anniversario dell’attività, è stato inaugurato lo splendido bassorilievo in bronzo dello scultore Paolo Bellini, raffigurante, in tre significativi momenti, la storia della famiglia: la partenza dell’emigrante, il ritorno e la costruzione di una città, la tecnologia moderna e l’industrializzazione, e sullo sfondo lo stemma della famiglia Calderari. Alla cerimonia, insieme alle autorità, hanno partecipato i dipendenti, molti dei quali con una vita intera di lavoro in azienda, a significare un rapporto umano di reciproca stima e amicizia.
Gli anni '90 e l'inizio del nuovo secolo
Gli anni ’90 sono stati caratterizzati da una crisi dell’edilizia con conseguenze assai devastanti per tutto il settore. Malgrado ciò, l’impresa ha fatto tutto il possibile per mantenere i posti di lavoro, sostituendo i collaboratori pensionati con nuove forze.
Nell’arco di cinque anni l’impresa si è notevolmente ringiovanita con mano d’opera di qualità. L’attività dell’impresa prevedeva in questo periodo, oltre all’esecuzione di costruzioni generali, anche l’amministrazione e compra-vendita di immobili. Per essere pronta ad affrontare con successo la presente e le future crisi strutturali del settore, si è fatta sempre più necessaria una diversificazione dell’attività aziendale.
Pratica resa possibile grazie all’ottima reputazione guadagnata nel tempo e a un notevole bagaglio di esperienze acquisite nel campo delle ristrutturazioni conservative e radicali di antichi edifici.
Il cammino verso la struttura del gruppo si stava delineando sempre di più.
Nel 1998 si è quindi proceduto a un ulteriore outsourcing di competenze, creando una vera e propria struttura progettuale e amministrativa innovativa per il settore. La STA Calderari Sagl (dal marzo del 2002 la ragione sociale è diventata STA Calderari SA) si prefigge tra l’altro di dare un supporto tecnico-amministrativo a uffici tecnici comunali, studi di progettazione e di ingegneria, e di assicurare il project management. La STA Calderari Sagl è stata costituita dall’ingegner Patricio Calderari, pure titolare di uno studio di ingegneria, da Pier Maria Calderari, economista, e da Pietro Calderari stesso. Questa nuova realtà imprenditoriale aveva l’obiettivo di diventare un’importante piattaforma per collaborazioni nell’edilizia e nel genio civile.
Il nuovo secolo
La stessa STA Calderari SA ha assunto la conduzione amministrativa della Cedica SA.
In questo senso il gruppo di aziende di nuova costituzione poté offrire non solo soluzioni abitative, ma anche la possibilità di collaborazione con progettisti e professionisti del ramo. Non da ultimo, vi è la possibilità di un accompagnamento del cliente, offrendogli un’ampia consulenza e un adeguato inserimento nel contesto socio-economico regionale. Il nuovo secolo si apre quindi con l’offerta di un prodotto “Calderari” ben definito nell’ambito dell’edilizia conservativa e restaurativa, dell’abitazione uni e plurifamiliare e della sottostruttura. La continuità di un gruppo famigliare è garantita. Dopo la triste dipartita del fondatore Pietro Calderari e della moglie Carmen, nata Ermanni, figurano alle redini del consiglio di amministrazione del gruppo Calderari Insieme fino al 2017, i figli Patricio Calderari e Pier Maria Calderari. Dal gennaio 2017 si apre, poi, una nuova stagione imprenditoriale, dove la STA Calderari SA diventa PMF Calderari SA, ampliando ulteriormente il ventaglio dei servizi offerti nel campo delle costruzioni. Il rispetto dello spirito famigliare è assicurato dal management guidato da Pier Maria Calderari, la moglie Maruska e la figlia Federica, affiancati da validissimi direttori e collaboratori tecnico-amministrativi. La società è diretta dall’Ing. Marcello Livio.